Aspirazione polveri nocive e tossiche
I prodotti consigliati
Le polveri nocive o tossiche, solitamente dette polveri pericolose, sono micro-particelle presenti nell’aria generate o naturalmente o dalle attività dell’uomo.
In alcune industrie queste particelle sono particolarmente presenti per le tipologie di lavorazioni che vengono effettuate. Per questo motivo si è costretti ad aspirare polveri tossiche e nocive da strumenti di lavoro e superfici. Per queste applicazioni possiamo fare affidamento ad un aspiratore industriale per rimuovere in sicurezza i residui tossici dalla postazione di lavoro.
Cosa sono le polveri nocive e tossiche?
Le polveri fanno parte del particolato, ovvero l’insieme dei solidi e liquidi presenti nell’aria. Queste particelle possono avere diverse origini e di conseguenza diverse tipologie, infatti sono solitamente divise in irritanti e tossiche.
Come ci spiegano le direttive europee, le polveri irritanti sono derivate dalla manipolazione di svariati materiali di origine alimentare, come farine e zucchero, o industriale, come polvere di cemento o segatura. Solitamente queste polveri hanno solo un effetto irritante per chi ci sta intorno, ma possono essere pericolose in grandi concentrazioni.
Successivamente abbiamo le polveri tossiche, ovvero tutte quelle polveri che sono generate dalla lavorazione di sostanze tossiche. Esempi possono essere le polveri di piombo, mercurio, cromo o sostanze organiche tossiche come il fentalin.
Infine abbiamo le polveri infiammabili, ovvero tutte quelle polveri che possono prendere fuoco facilmente. Se sei interessato a sapere di più su come aspirare le polveri infiammabili, ti consigliamo il nostro articolo al riguardo.
Un’altra distinzione delle polveri è data dalla loro grandezza. Esistono infatti polveri sottili PM10 e PM2,5. PM sta per Particulate Matter, ovvero sostanza particolato. Il numero invece simboleggia la grandezza in micron della molecola. PM10 indica una molecola di dimensioni tra i 2,5 e i 10 micron, mentre PM2,5 indica una molecola di grandezza inferiore ai 2,5 micron. Questa divisione non è a caso: infatti PM10 viene anche definito come frazione toracica, in quanto le molecole che vanno dai 2,5 micron in su riescono a raggiungere solo la trachea. Le polveri PM2,5 riescono ad arrivare fino ai polmoni, in quanto la loro minima dimensione gli permette di avventurarsi fino agli alveoli polmonari.
Rischi per l’inalazione
L’inalazione di polveri sottili tossiche può comportare svariati problemi di salute a seconda dell’origine della molecola e delle sue dimensioni. La principale causa di questi problemi è il fatto che queste molecole si vanno a depositare all’interno dell’apparato respiratorio e il nostro organismo non riesce a espellere. Questo può portare con tempi di esposizioni maggiori a problematiche non indifferenti.
Alcuni esempi possono essere asma, bronchiti, infiammazioni e molti altri. Se vuoi saperne di più ti consigliamo l’articolo di ISSalute al riguardo.
Come rimuovere le polveri nocive
Il metodo migliore per rimuovere le polveri nocive è quello di aspirarle con un aspiratore industriale. Queste macchine sono progettate per lavorare in situazioni dove di polveri, nocive o meno, ce ne sono veramente tante. Gli aspiratori industriali ti permettono di aspirare polvere, rimuovere liquidi e perfino raccogliere trucioli e scarti di produzione.
Sono disponibili sia carrellati che per impianti fissi canalizzabili in ogni postazione lavorativa.
Nel caso tu voglia aspirare polveri nocive e tossiche dovrai sicuramente prendere in considerazione la classe di filtraggio e il filtro da impiegare.
Classi di filtraggio
Con classe di filtraggio intendiamo la capacità di filtraggio del modello di aspiratore industriale e i suoi campi di applicazione consigliati. Queste classi sono denominate L, M e H e stanno ad indicare il livello di pericolosità dell’ambiente dove viene impiegato il macchinario.
Aspiratori classe L
Il primo step è la classe L. “L” sta per low, ovvero basso in inglese. Questa classe comprende infatti aspiratori industriali consigliati dove c’è assenza di polveri dannose per la salute.
Per sapere se sono presenti nella tua azienda polveri dannose dovrai fare un rilevamento professionale che ti potrà dare la densità di polveri sottili per m³, solitamente espressa in milligrammi/metro cubo (mg/m³). Questo valore lo potrai confrontare con il VLEP, ovvero Valore Limite di Esposizione Professionale. Se vuoi farti una cultura sui diversi VLEP ti consigliamo l’articolo dell’INAIL al riguardo.
Solitamente ricadono in questa categoria tutti gli aspirapolveri e gli aspirali liquidi che abbiamo a casa. Macchinari come l’aspirapolvere IPC YP 1/13 Eco B o l’aspiraliquidi Elsea Excel.
Aspiratori classe M
Gli aspiratori classe M sono macchine professionali che hanno una capacità filtrante superiore. “M” infatti sta per medium, ovvero medio in inglese. Qui vengono posti tutti gli aspiratori che hanno sistemi di filtrazione più sottili e infatti riescono a raccogliere molti più pulviscoli. Vengono solitamente impiegati in tutti quei luoghi dove sono presenti polveri dannose per la salute, ma vengono anche usati dove sono presenti molti polveri derivate da minerali e legno.
Un esempio di questi aspiratori può essere l’IPC GP 1/16 Eco A, un aspirapolvere che ha un filtro antibatterico per filtrare agenti nocivi, oppure l’Elsea Cenervac, un aspiratore che raccoglie senza difficoltà ceneri di forni o stufe.
Classe H
Concludiamo questa sezione con gli aspiratori classe H, ovvero High, inglese di alto. Questi aspiratori sono progettati per essere utilizzati in luoghi dove sono presenti polveri molto pericolose, come le polveri cancerogene dell’amianto.
Solitamente in queste tipologie di aspiratori ci sono dei sistemi per evitare completamente il contatto con gli agenti nocivi. Aspiratori come il Delfin Zefiro presentano infatti sistemi come il Delfin Endless Bag, ovvero dei sacchi di raccolta di 20 metri che permettono di ridurre al minimo il contatto con le polveri nocive.
Filtri HEPA
I sistemi di filtrazione che vengono impiegati per l’aspirazione delle polveri nocive e tossiche sono essenziali per garantire che non fuoriescano particelle dopo l’aspirazione. Per questo motivo vengono impiegati filtri estremamente performanti come i filtri HEPA. HEPA sta per High Efficiency Particulate Air, ovvero sistema di filtraggio del particolato ad alta efficienza. Come dice il nome questi filtri hanno un elevatissima percentuale di filtrazione che arriva fino al 99,9%. Infatti vengono anche soprannominati filtri assoluti.
Sono composti da foglietti filtranti separati da setti in alluminio.
Filtri ULPA
Un’altra tipologia di filtri che vengono utilizzati sono i filtri ULPA, acronimo di Ultra-low Penetration Air, ovvero a penetrazione d’aria ultra bassa. Anche questi sono definiti filtri assoluti e non differiscono più di tanto dagli HEPA, se non in un piccolissimo particolare: i filtri ULPA infatti riescono a raccogliere particelle fino a 0.12 micron, mentre gli HEPA arrivano solo a 0.3 micron.
Protezione individuale
Concludiamo questo articolo con una raccomandazione che dovrebbe essere ovvia: in presenza di polveri usate sempre strumenti di protezione individuale. Stiamo parlando proprio delle mascherine che col tempo abbiamo imparato a conoscere, ovvero le mascherine FFP2 e FFP3.
Le mascherine con filtrazione FFP2 riescono a filtrare anche gli il 94% aerosol, ovvero particelle che hanno un diametro di meno di un micron, mentre le FFP3 arrivano a filtrare il 99%.
Per evitare di avere contatti con sostanze nocive, usate sempre questi strumenti.
FAQ sulle polveri nocive
A seguire una serie di domande frequenti sulle polveri nocive e sulla loro aspirazione.
Cosa succede se si respira tanta polvere?
Respirare per periodi prolungati troppa polvere può essere molto dannoso per il nostro corpo. Una costante esposizione alle polveri può provocare danni e lesioni più o meno gravi ai polmoni e a tutto l’apparato respiratorio.
Che malattie causano le polveri sottili?
L’esposizione prolungata di pulviscolo di piccole o piccolissime dimensioni (PM10 e PM2,5) può provocare malattie più o meno gravi. Inizialmente si possono avere disturbi all’apparato respiratorio, come asma, fatica a respirare e catarro, per poi proseguire a disturbi cronici se non anche malattie come il cancro.
Perché le polveri sottili sono pericolose per la salute?
Le polveri sottili sono pericolose per la salute perché si sedimentano all’interno del nostro apparato respiratorio. Questo perché il nostro corpo non riesce in tempo ad espellere questo pulviscolo che col tempo provoca disturbi e malattie.
Come posso eliminare le polveri tossiche?
La soluzione migliore per eliminare le polveri tossiche è aspirarle con il giusto aspiratore industriale. Esistono impianti fissi e macchine mobili per tutte le necessità di aspirazione e nel caso della necessità di aspirare polveri nocive sono corredati di filtri assoluti come il filtro EPA, HEPA o ULPA.
Quale tipologia di filtrazione serve per le polveri nocive?
La tipologia di filtrazione dipende da che polveri nocive sono presenti nel luogo di lavoro. Esistono infatti tre diverse classi a seconda della pericolosità dell’ambiente, ovvero L, M e H. L sta per pericolosità bassa, M per media e H per alta.
Come posso difendermi dalle polveri pericolose?
Mettiti una mascherina che abbia un sistema di filtrazione elevato, come le mascherine FFP2 o FFP3, per garantire un alto livello di filtrazione anche dei più piccoli aerosol.